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Edizione 2025
L’APPENNINO BOLOGNESE
Minerali e rocce
La mineralogia della provincia di Bologna è oggetto della prima tra le due principali esposizioni tematiche alla 55° edizione del Bologna Mineral Show, con una rassegna dei migliori esemplari prove nienti dalle più classiche località dell’Appenino bolognese.
Tra tutti i siti, Porretta Terme, località che ha fornito alcuni tra i più spettacolari esemplari di quarzo a tramoggia mai trovati in Italia; di questa località, esemplari storici sono conservati in tutti i più importanti Musei al mondo, ma va detto che, anche in tempi recenti, si sono effettuati ritrovamenti significativi.
Da Porretta, oltre al quarzo, provengono anche ottimi esemplari di calcite. L’appennino bolognese è famoso anche per i gessi, non solo in bei cristalli, ma anche come roccia costituita prevalentemente da grandi individui di gesso, nota con il nome commerciale di selenite.
Questa roccia ha trovato largo impiego come materiale da costruzione e in Bologna si possono osservare numerose opere di grande pregio architettonico che ne hanno fatto uso.
Dalle idrotermaliti bolognesi, descritte unitamente a quelle modenesi, provengono, oltre a caratteristici cristalli di quarzo, alcune tra le mineralizzazioni più classiche e apprezzate, soprattutto dai collezionisti di micro-minerali, per la perfezione dei cristalli di millerite, jamborite e altre rare specie mineralogiche.
GIOIELLI DELLE ALPI
I minerali delle Orobie, tra Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio
La grande varietà di rocce che compongono la catena alpina e gli eventi che ne hanno causato la formazione, sono all’origine di mineraliz-zazioni di grande bellezza e spesso uniche al mondo. Trattarle tutte in un’unica esposizione sarebbe impossibile, per cui, a partire da questa edizione, ne verranno approfonditi di anno in anno differenti settori.
Con la 55° edizione del Bologna Mineral Show si inizierà questa rassegna esponendo i minerali delle Orobie, settore delle Alpi prevalentemente in provincia di Bergamo, ma con ampi settori anche nelle vicine provincie di Lecco, Sondrio e Brescia, la cui mineralogia è prevalentemente legata alle miniere di piombo, zinco e ferro delle valli bergamasche e lariane, con una grande varietà di minerali in cristallizzazioni spesso notevoli.
Oltre a queste, famosa per i collezionisti di minerali è la miniera di fluorite di Zogno; le pegmatiti della zona di Piona sono invece note per i grandi cristalli di berillo, oltre che per numerose specie rare, a volte uniche al mondo.
Nell’occasione dell’esposizione, sarà anche presentato il libro “Minerali nelle Prealpi Orobiche”, attualmente in fase di pubblicazione.
I Fossili Astigiani
I giacimenti fossiliferi astigiani sono tra i più importanti d’Europa purtroppo ancora poco conosciuti al grande pubblico e l’occasione del Bologna Mineral Show costituisce per l’Ente Parco Paleontologico Astigiano un’importante occasione per esporre e far ammirare i campioni fossili conservati presso il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.
Oltre alla presenza della ricostruzione della mandibola dello squalo gigante megalodonte, ormai una presenza immancabile, quasi iconica, ci sarà una rassegna di fossili dei sedimenti pliocenici caratteristici del territorio Astigiano risalenti dai 5 ai 2.6 milioni di anni fa circa.
Le conchiglie dei molluschi, gasteropodi e bivalvi, sono i fossili più tipici con svariate specie anche rare e difficili da ritrovare per l’estrema fragilità, provenienti sia dalle sabbie e cioè da ambienti poco profondi, sia dalle argille e quindi da ambienti di profondità.
Insieme alle conchiglie, a completare il quadro dell’ambiente di quell’epoca, sono presenti anche i resti vegetali (impronte di foglie, tronchi mineralizzati, ecc.), che rappresentano i campioni tipici degli ambienti costieri, nella fase di ritiro del mare alla fine del Pliocene.
SEA MONSTERS
Una sezione speciale dedicata agli immensi animali preistorici che popolavano i mari.
